Il Made in Italy non sfonda in Cina | Internazionalizzazioni

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Il Made in Italy non sfonda in Cina

Non attrae il nome più usato per indicare il brand italiano.

La parola Made in Italy per molti paesi è un mito che racchiude tutto il design, il cibo e la moda del Bel Paese. Ma in Cina questo non avviene, in quanto sembra non ricordare l’efficienza e qualità dei prodotti italiani.

E’ ciò che afferma una ricerca condotta dall’Osservatorio Paesi Terzi di Business Strategies (assieme a Nomisma wine monitor) sulla forza evocativa della keyword-Made in Italy.

Secondo Baidu (il motore di ricerca più utilizzato in Cina), quest’ultima è stata digitata solamente 20 volte a fronte dei 772 milioni di utenti.

Mentre, la parola più ‘usata’ è semplicemente ‘Italia’; le percentuali stimano che le tematiche italiane più ricercate sul web cinese sono: informazioni generali (34%), arredo e design (26%), turismo (23%), food (4%) e il vino (1%).

Purtroppo sono numeri poco incoraggianti per le esportazioni tricolore in tale territorio, però, questi risultati devono essere accolti come spunto di partenza per indirizzare al meglio l’azione delle PMI di bandiera.